Con l’espressione “trasferta di lavoro” si indica un momentaneo spostamento, per uno o più dipendenti, della sede di lavoro. Di conseguenza questi ultimi saranno tenuti a lavorare, per decisione del loro datore di lavoro, in una sede differente rispetto a quella solita. Per questo, potranno anche ricevere un rimborso spese per il periodo lavorativo che svolgeranno altrove, che sarà comunque limitato nel tempo e non definitivo. Se hai bisogno di un Consulente del Lavoro Roma che ti spieghi tutti i dettagli a riguardo, puoi contattare il nostro Consulente del Lavoro Prati.

Trasferta: che cosa significa esattamente

Si deve parlare di “trasferta di lavoro” quando, per un certo periodo di tempo, i dipendenti sono tenuti a spostarsi e a svolgere la loro attività lavorativa in un luogo diverso dalla sede prestabilita. Potranno ricevere delle indennità per questo spostamento che sono ripartiti secondo le seguenti modalità:

  • indennità forfetaria
  • rimborso misto, che comprende la prima, ma anche le spese che il dipendente ha sostenuto per il vitto o per l’alloggio, oppure per entrambi.
  • rimborso analitico: riguarda tutte le spese che il dipendente ha effettuato per conto dell’azienda.

Una volta rientrato presso la sede principale, il dipendente dovrà dimostrare le spese che ha svolto e mostrarle in modo dettagliato al datore di lavoro. Questo però non è tutto, anche perché sarebbe meglio che l’azienda si munisse di un regolamento interno che delineasse al meglio la definizione di “trasferta”, ma soprattutto la sua durata, la sua organizzazione e quali rimborsi sono previsti.

Se hai bisogno di un Consulente del lavoro per la stesura di un regolamento interno aziendale che disciplini le trasferte, puoi contattare il nostro Consulente del Lavoro Roma Nord.