Il distacco del lavoratore si ha quando il datore di lavoro pone il proprio dipendente sotto un altro datore, anche se il lavoratore deve sempre fare riferimento al primo, soprattutto per quanto riguarda i compensi e anche le normative da rispettare. Se hai bisogno di un Consulente del Lavoro Roma che ti spieghi tutti i dettagli a riguardo, puoi contattare il nostro Consulente del Lavoro Prati.
Il distacco del lavoratore: che cosa significa esattamente
Il distacco del lavoratore si ha quando il datore di lavoro pone, per un certo periodo di tempo, un proprio dipendente alle dipendenze di un’altra persona, per soddisfare al meglio l’interesse aziendale o anche per migliorare le prestazioni lavorative del dipendente. Ci sono però diverse condizioni da rispettare per far sì che tale “distacco di lavoro” avvenga. Una tra queste è che tutto si verifichi con il consenso del lavoratore, soprattutto nel caso in cui quest’ultima debba svolgere, per quel periodo di temo limitato, mansioni differenti rispetto a quelle solite. In più nel caso lo spostamento della sede lavorativa sia ad una distanza maggiore di 50 km, il tutto deve essere provocato da buone ragioni organizzative, sostitutive o anche produttive e tecniche.
Il distacco del lavoratore: tipologie
Il tipo di distacco in questione può essere di due categorie: da una parte vi è quello “totale”, cioè le prestazioni lavorative si svolgono solo presso la società distaccataria. Oltre a questo vi è quello “parziale”, definito con questo aggettivo in quanto in arte si svolge nella sede distaccante e in parte presso quella distaccataria. Se hai bisogno di un Consulente lavoro Roma Nord per conoscere anche tutti i casi in cui si può sottoscrivere questa particolare forma di spostamento del lavoro di un dipendente, non esitare a contattare il nostro studio.